lunedì 11 marzo 2013

Una parola per una settimana - La "scontatezza"



Succedono cose normali, persone che si sono amate e poi non si amano più, amici che decidono di prendere strade dove tu non puoi seguirli, incontri brevissimi come un caffè poggiato per caso sul tuo tavolo, mentre sei intenta a decidere se sia meglio un rosso scuro o un blu corallo sulle tue unghie. Succedono- la normalità - Si esce poi dalla normalità dell’accadere e si entra nella particolarità di ciò che siamo quando ci mettiamo del nostro. E rispondiamo, agiamo, diciamo sì e no. A volte magari (io sono molto magari al momento, tipo magari venisse e mi portasse via). Allora un po’ per natura, un po’ per cocciuta e autoimposta limatura non dò mai la risposta che, comunque la si voglia confezionare, si legge “mah ti dirò. Poco mi frega di chi sei o sei stato” e poi pesco a caso dal cappello qualcosa che faccia effetto in due minuti, ché al terzo sono al bar con le amiche. Se mi tocchi e lo fai male – succede - la normalità – non mi parte più, come qualche vita fa, la risposta appuntita, immediata a restituirti lo schiaffo e pure uno spintone, così è sicuro che non resti in piedi. Penso e sto attenta. A dove metto i piedi e la lingua. Perché nella vita della gente si dovrebbe entrare con una certa circospezione. Di sicuro sentendosi, perché lo si è, ospiti. Graditi e amati. Ma ospiti. Capita invece che questa che per te è attenzione, sia scambiata per una specie di debolezza, come fosse in fin dei conti solo la prova che a te il polso lo si può torcere una e due volte, tanto tiri via la mano solo proprio quando non ne puoi più. E quindi si faccia i duri, quelli che "ah che figo che sono", tanto tu vaffanculo lo scrivi perridere, ma per dirlo ne - la normalità - , ti ci devono  trascinare in ceppi. Solo che poi accade che al terzo giro di polso tu dimentichi d’un botto di “come sarebbe meglio che” e alzi la voce e diventi brutta perché insulti e miri dritto a fare male (ché a fare male ci vuole un attimo – la normalità - ) e, come d’incanto, la ruota da pavone diventa una crestina, in testa a chi adesso invece paga il conto – tutto suo eh -, e lascia la mancia, sparecchia e lava per terra. E la scontatezza è questa. Arriva squallida e pesante. A ricordarti che lì dove una parola, che a te è costata sangue trovare, fa poco o niente, un vaffanculo qualunque arriva in un attimo e, magia, risolve a meraviglia.

A margine – E la scontatezza, passatemi la rima, mi mette tristezza. Di quella che neanche una doccia col tuo bagnoschiuma preferito.

6 commenti:

  1. La scontatezza è squallida ... e per le unghie direi un bel rosso scuro, ma non troppo ;)

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    1. Ally(cocco) macciao ! Te lo confesso subito. Sono impreparatissima sulla palude. Ma, tu lo sai, poi recupero alle due del mattino ;)
      per lo smalto leggi sotto ...
      baci.

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  2. Io voto per il blu cobalto... sta arrivando la primavera :-)

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    1. Micol d'accordo con te. La scelta è blu. corallo. La primavera sta arrivando, anche se al momento fa un freddo becco, piove a secchi e la sera farei un falò dentro casa tanto mi viene freddo, ma secondo me arriva a sopresa. Quindi arriviamoci preparate. Con lo smalto giusto. In tutti i sensi :*

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  3. Niente colore sulle unghie....io preferisco lo smalto trasparente.... magari sembrerà triste, però a me piace. Però una bella borsa cobalto, ci starebbe una meraviglia.
    La scontatezza sarà triste e squallida, ma alle volte serve. Serve a tagliare quei rami secchi da cui speranzosamente aspettavamo foglie e forse fiori.
    Serve per rinforzare la pianta. (o forse serve di più il vaffa...) bacio

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  4. Ess anche a me piace lo smalto trasparente. Sono ondivaga infatti. Un po' sì un po' no. Che poi la scontatezza serva per carità non lo nego. E sottolineo, neretto e corsivo, che io non son mica un poeta eh. Non mi piace, ma ci sono scivolata e tuttora e domani. Ché ognuno alla sua dose di misererie (io in testa). Solo che dopo, mi sento male, mi sento brutta dentro e quindi se posso la evito.
    E d'accordo pure sui rami secchi :)
    Ess mi accompagni tu a prendere la borsa blu cobalto ? :*

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Cosa bevi ? Ma. Soprattutto. Bevi ?