Sono
seduta sul bordo della fontana, senza sandali, mi piace sentire il
freddo del marmo. Dalla borsa spunta l'angolo di un'orchidea, un'altra
mi cade nella piega del vestito. Dicono che se un fiore ti cade vicino è
un pensiero che ti trova. Chissà. Sarebbe bello potersi toccare, almeno
così. Sono sola, l'aria mi copre le spalle nude, so di erba e di vento. I
sampietrini sono mari piccolissimi che scompongono le luci in
cerchietti bianchi, come fosse passata la mano di un bambino a spargere
coriandoli. Nel silenzio, divento un coriandolo anch'io, mi guardo fare
le capriole fino al muretto che divide la piazza dai tetti, il vento mi
spinge mentre dondolo nel buio vaporoso che c'è oltre, fino a
scomparire. Chissà se ti sono caduta vicino. Sarebbe bello potersi
toccare, almeno così.
Vorrei essere coriandolo anch'io.. rotolare ed accoccolarmi dove non potrei, dove non dovrei. Periodaccio.
RispondiEliminaDi quelli da mal di pancia e pensieri irrequieti. Spero che la vacanza riesca dove la preghiera ha fallito...
Franco qualunque sia la strada che prenderai, spero sia quella che ti indicano i mal di pancia e i pensieri irrequieti. Tanto lo sai com'è. Quello che chiudi fuori dalla porta, ti rientra dalla finestra. In bocca al lupo e, nei limiti di qui, tienimi aggiornata. Ciao amico mio.
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